In Italia per questa occasione, ahimè, si sono organizzate solo mostre ancillari, la parte da leone la sta facendo la grande esibizione del Louvre.
In terra di Francia, dove Leonardo passa in realtà solo un paio di anni, per di più gravemente malato, e, appunto, ahimè, muore, sono confluite molte delle opere del genio italiano. Si é organizzata una celebrazione in grande stile, una mostra la cui visita va spesso prenotata in anticipo. Una mostra però senza grandi novità, se non si considera che “coraggiosamente”, come scrive Carmen Bambach su The Art Newspaper (Dec 2019), per illustrare il processo creativo dell’artista, sono state esposte anche alcune riflettografie. Le indagine presentate sono relative sia alle opera in mostra che non, come la riflettografia della Madonna delle Rocce della National Gallery, che in contemporanea, a Londra, ha una mostra tutta per sé, dove le indagini vengono presentate in dettaglio, ma dove purtroppo lo studio del diagnosta viene confuso con uno studio di restauro.
The Art Newspaper (Dec 2019) riporta inoltre che questo è stato l’anno con il numero maggiore di pubblicazioni su Leonardo (più di 250!).
Ma cosa abbiamo imparato di nuovo? Cosa sappiamo ora in più rispetto ad un anno fa?
Scrive Renato Barilli su Artribune (Nov-Dic 2019) “nessuno ha raccolto la mia ammonizione di togliere dalle sue opera sicure quanto meno la Belle Ferronière, di cui non c’è notizia ai suoi tempi, oltre al fatto di contraddire in pieno tutti i caratteri stilistici che di solito si attribuiscono al genio di Vinci.
Si sarebbero potute confrontare ad esempio le radiografie della Gioconda, del Musico e della Bella Ferronière (simili per dimensioni e supporto) (tutte le radiografie sono state pubblicate)

Ph Museo del Louvre e analisi Rx pubblicate

Ph Museo del Louvre e analisi Rx pubblicate

Ph Biblioteca Pinacoteca Accademia Ambrosiana e analisi Rx pubblicate
invece niente

Ph Museo del Louvre e analisi Rx pubblicate
Aspettiamo ora le scoperte relative alla lettura dell’Uomo Vitruviano promesse in due volumi editi da Giunti – il primo a gennaio – e in una grande mostra che avrà luogo a Cagliari nel maggio 2020 organizzata da Polo Museale Statale della Sardegna, tutto con il titolo ”L’inganno dell’Uomo Vitruviano. L’algoritmo della divina proporzione”.
Molto in realtà c’è ancora da indagare sulle opere di Leonardo. E chissà che l’anno della scoperta di un inedito leonardesco non sia il 2020.