Giorno dopo giorno sempre più frontiere vengono riaperte consentendo nuovamente a tutti noi di viaggiare.
Così come le persone anche le opere d’arte hanno subito notevoli limitazioni dovute alle cancellazioni di fiere e mostre o ridotta attività degli uffici preposti alla documentazione per importazioni o esportazioni.
Negli ultimi anni il trasporto delle opere d’arte ha conquistato la giusta attenzione nel processo di conservazione e tutela. Ormai il tema è oggetto anche di convegni, dove questa particolare forma di logistica viene trattata con un approccio scientifico.
Sinergia tra trasportatori e società assicurative, trasportatori e restauratori, trasportatori e collezionisti, trasportatori e galleristi. Tale lo sviluppo in questo campo che è stata necessaria la distinzione tra trasporto di manufatti di arte antica e moderna e quello di arte contemporanea che spesso, soprattutto per le installazioni, vuole una sensibilità diversa, nuova, nell’approccio alla “confezione”
Con il ritorno “alla normalità” ma con limiti disomogenei nello spostamento delle persone e quindi di collezioni, mercanti e restauratori, sono le opere che hanno dovuto viaggiare di più.
Al mondo della logistica fineart viene talvolta rimproverato di offrire servizi a costi piuttosto onerosi, in alcuni casi non sempre il preventivo di costi corrisponde al consuntivo in un trasferimento. Forse è per anche per questo motivo che molte società oggi che servizi specifici per il trasporto di opere d’arte, per venire incontro alla propria clientela, hanno iniziato a pubblicizzare dei veri e propri pacchetti di servizi con costi chiari e definitivi.
Ma la diagnostica un tutto ciò può avere un ruolo? Certo! La diagnostica può supportare tutti gli attori! Il trasportatore, il proprietario dell’opera, il gallerista, la società assicurativa. Un controllo super partes degli oggetti in grado di produrre un documento di trasporto sintetico ma efficace per il controllo dello stato di conservazione dell’opera in tempi brevissimi. Questo è necessario soprattutto se l’opera presenta criticità che chiedono una particolare attenzione al trasporto. Il documento di trasporto differisce dal condition report, che è un documento più dettagliato, redatto e controllato all’inizio e alla fine del viaggio.
Nel documento di trasporto si aggiunge una mappatura di quello che l’occhio non può scorgere. Ad esempio per un dipinto su tavola la presenza di micro o macro lezioni all’interno delle assi potrebbe essere monitorata con una radiografia che ne evidenzi la presenza/assenza. Un’immagine in fluorescenza scientifica potrebbe rilevare un deterioramento delle vernici o dei ritocchi durante una lunga permanenza in un’esposizione o potrebbe rilevare la presenza di nuovi ritocchi eseguiti come manutenzione. Un supporto diagnostico nell’ambito della logistica potrebbe essere, ed è, un enorme vantaggio nel caso sorgano contenziosi, da qualsiasi parte essi giungano, ma in generale è uno strumento di tutela e conservazione.