La grande bellezza fa da cornice al convegno TECHNART

Ott 25, 2020

Provenivano da più di 50 nazioni i relatori datisi appuntamento a Catania per affrontare i temi più all’avanguardia della diagnostica per le opere d’arte.

È stata un’occasione di confronto tra i differenti approcci alla diagnostica e alla conservazione, e di presentazione di nuove metodologie. Queste sono sempre più specificamente rivolte allo studio non invasivo dei materiali costituenti, di restauro o di degrado, con un’alta risoluzione spaziale e discriminanti in profondità. Numerosi infatti sono gli sforzi applicati per conoscere la successione stratigrafica dei materiali presenti, in modo non invasivo.
Sono state presentate nuove strumentazioni portatili realizzate da gruppi di ricerca e non ancora diffuse in larga scala come l’imaging nella banda TeraHertz, gli spettrometri ad elevata risoluzione sia spaziale che di profondità e le spettrometrie integrate (XRF-Raman; XRF-XRD;..). È apparso infatti evidente come il miglior approccio ad oggi possibile, comporti la assoluta necessità di integrazione tra le tecniche disponibili, e la loro validazione relativa.
Il caso di un “Goya” erroneamente attribuito da un altro laboratorio, sulla base di una identificazione errata dei materiali presenti, ci ha dato l’occasione, in questo contesto, per parlare di limiti e possibilità delle varie tecniche. L’impiego del metodo più affidabile è infatti doveroso: un’errata identificazione della palette dell’artista, come nel caso presentato, può spostare la data di esecuzione di secoli e con essa il valore economico e artistico dell’opera (https://www.art-test.com/technart-2015-catania-april-27-30-2015/).
Di fronte alla mole di informazioni che le più avanzate tecniche possono oggi fornire, la riflessione più condivisa tra i ricercatori è sicuramente quella della necessità di fruizione dei dati raccolti dai vari laboratori, per poter confrontare su grande scala le evidenze scientifiche e storiche e meglio comprendere i risultati ottenuti.
È in linea con tali tematiche il database di 100 dipinti della Pinacoteca di Siena “Sotto l’oro” (https://www.art-test.com/it/database-it/) oggetto dell’altro contributo presentato da Art–Test in collaborazione con S.T.Art Test, uno strumento importantissimo per lo studio dell’evoluzione nella pittura senese (dal secolo XIII al secolo XVI) e per l’applicazione in caso di datazione e autentificazione delle opere d’arte.
La conferenza internazionale TECHNART 2015, è stata organizzata dai dipartimenti LNS-INFN, IBAM-CNR e dall’Università di Catania (Dipartimento di Scienze Chimiche and Dipartimento di Fisica e Astronomia) in collaborazione con il gruppo di ricerca scientifica dell’ ICOM-CC e l’Associazione Italiana di Archeometria (AIAr).