POSSESSIONE – TRAFUGAMENTI E FALSI DI ANTICHITÀ A PAESTUM

Nel 2014 abbiamo partecipato agli studi condotti su reperti sequestrati provenienti dagli scavi di Paestum. Un’esperienza unica ed appassionante, per la ricchezza del materiale e per lo scenario inarrivabile del parco.

Le indagini erano state pensate per contribuire ad una mostra – Possessione – che aveva l’intento di evidenziare quale fosse il sentimento morboso alla base di furti o acquisti di reperti archeologici provenienti da scavi clandestini.

Grazie alle indagini scientifiche è stato possibile comprendere quali reperti fossero originali e quali contraffatti o creati per puro scopo fraudolento. Ancora nel 2016 replicammo l’esperienza facendo parte del gruppo di ricerca che studiò “Il tuffatore” e “gli amanti”, oltre che la tomba delle “palmette”.

I risultati della prima campagna possono essere consultati nel catalogo della mostra “Possessione”, i risultati della seconda sono stati presentati nell’ultima edizione di Florence Heri-Tech e pubblicati OpenAccess.

Utilizzando un approccio multidisciplinare, è stato condotto uno studio comparativo dei pigmenti utilizzati sulle tombe a lastre dipinte con l’obiettivo di individuare caratteristiche specifiche e svelare le pratiche esecutive. Sono state impiegate diverse tecniche analitiche non distruttive (IRR, fluorescenza UV, VIL, FORS, ER-FTIR, Raman e XRF).

Le tombe indagate, esposte al museo o conservate nei depositi, provengono da necropoli ellenistiche e lucane: la famosa Tomba del Tuffatore proveniente dalla necropoli di Tempa del Prete; la Tomba delle Palmette dalla necropoli degli Arcioni; le tombe T314 e T210 della necropoli del Gaudo; sono state inoltre indagate le tombe T6, T23, T21, T76, T20, T11, T12 della necropoli di Andriuolo e le tombe T109 e T110 della necropoli di Santa Venera. I risultati archeometrici mettono in luce alcuni segni di una tradizione artigianale locale sviluppatasi nella colonia greca di Paestum intorno al 500-475 aC.

Si sono riscontrati diversi tipi di pigmenti a seconda del periodo. Si ritrovano vari tipi di rosso, di verde, di giallo e anche di blu il famoso Blu Egiziano