Anna Bronzoni Catellani

Lug 25, 2022

  • Come sei diventata restauratrice? Quale è stato il tuo percorso formativo?

Il mio percorso formativo è iniziato con l’Istituto per l’Arte ed il restauro Palazzo Spinelli- Nicolini, a Firenze tantissimi anni fa e precisamente nel lontano 1983, per poi proseguire con la facoltà di Storia dell’Arte presso l’università di Stoccolma, dove ho conseguito laurea e master. La tesi del Master è stata la presenza della figura femminile nell’ arte veneziana del 1500.

Oggi svolgo la mia attività’ all’interno di queste due specializzazioni, indispensabili l’una all’altra per capire bene un’opera d’arte nel suo contesto fisico e storico artistico. Dopo il periodo di studi in Italia e per diversi anni ho operato per il museo d’Arte Moderna a Stoccolma, avendo così la possibilità di studiare e capire le dinamiche dell’arte in relazione a materiali utilizzati dagli artisti, alla loro espressione estetica e alla filosofia dell’arte moderna e contemporanea, su opere come Picasso, Magritte, Dalì, gli impressionisti francesi e svedesi, di cui il museo è ricco.

Negli ultimi anni sono inoltre stata insegnante esterna presso l’Università’ di Uppsala in materia di diagnostica applicata all’ arte. La mia specializzazione operativa è prevenzione, conservazione e restauro in opere d’arte danneggiate da incendi, creando soluzioni che limitano in questi casi l’entità dei danni.

  • Parliamo ora di un tuo lavoro. Con Art-Test ci sono state diverse occasioni di collaborazione, quale vuoi ricordare?

L’opera analizzata da Art Test che voglio ricordare in primis è l’autoritratto eseguito da Honoré Daumier. Le indagini eseguite sono state fondamentali per accertarne l’attribuzione attraverso lo studio dei materiali e metodi impiegati, coevi e coerenti con la maniera ed i metodi del pittore.

Aggiungo a questa un lavoro che ricordo con soddisfazione: il restauro di un’opera del 1500 su tavola, di autore anonimo ma molto bella, “La Madonna della mela”. Il lavoro comprese la conservazione dello strato pittorico, la rimozione di vecchi ritocchi invasivi e della vernice ossidata e nuovi ritocchi eseguiti, seguendo i criteri e la metodologia della scuola fiorentina.

  • Lavori da molti anni in questo campo, che cambiamenti hai notato per esempio a livello di clientela, prezzi e committenze?

Lavoro in questo campo e a Stoccolma da quasi 40 anni, con grandi soddisfazioni professionali. Durante gli ultimi anni l’interesse all’ arte classica ha lasciato spazio a quel settore che viene definito modernariato, quindi pittura, scultura, arredamento, con particolare interesse per gli anni ‘40 e 50. Questo fenomeno non ha però intaccato il mio operato in quanto la nostra ditta collabora soprattutto con musei ed istituzioni pubbliche di vario genere.

La Madonna della Mela dopo il restauro