Arte e affari a Maastricht

Mar 19, 2023 | Autenticazioni ed attribuzioni

Nonostante il furto spettacolare subito durante la scorsa edizione, e una seria di cambi al vertice, questa edizione 2023, appena conclusa, ha confermato il TEFAF (The European Fine Art Foundation) come la regina delle fiere, con 268 espositori da tutto il mondo, di cui 22 italiani, e un ritrovato entusiasmo nelle compravendite.

Un segnale importante anche dopo la cancellazione in UK di tre fiere, tra cui la ex gloriosa Masterpiece. La sofferenza del settore in UK quindi si conferma, se ce ne fosse stato bisogno, da imputare in toto alla scelta scellerata di uscire dall’Unione Europea.

Per TEFAF l’investimento da parte degli espositori è stato particolarmente notevole quest’anno con l’allestimento di un vero e proprio museo temporaneo, decisamente straordinario da vedere, con stand curati fino nei minimi dettagli, e pensati per stupire e coinvolgere.

Botticelli Antichità si è presentato, ad esempio, con uno stand “chiuso”, a cui si accedeva solo varcando una “quinta teatrale” costituita da un portone scolpito.

Moltissimi i capolavori in mostra, con nomi da capogiro: dai fondi oro di grande qualità a Fontana, da Picasso a Ingres, da Mengs a Tintoretto (subito venduto ad un privato), a Bruegel, Cranach, van Dijk. Interessante anche la presenza di mostra di diverse pittrici di cui ancora poco sappiamo, come per esempio Camilla Guerrieri (Fossombrone 1628 – post 1690), di cui Altomani proponeva un piccolo olio su maiolica, che si dipinge mentre sta ultimando il ritratto di Vittoria della Rovere.

Camilla Guerrieri, Allegoria della Pittura, con autoritratto e doppio ritratto di Vittoria della Rovere, olio su maiolica, Galleria Altomani, Milano, (image credits Luisa Berretti)

Nonostante fossero presenti anche molte opere contemporanee, la fiera conserva l’accento sull’antiquariato.  «In genere, il collezionista di Old Masters ha una certa età, è maschio ed è europeo. Ora conosciamo una nuova generazione, più giovane e con un diverso approccio, ha detto Carlo Milano della galleria londinese Callisto Fine Arts intervistato dal Giornale dell’Arte. Il tipo di collezionista che si concentra su una scuola o un artista specifico viene sostituito da una nuova categoria di appassionati, più giovani, che amano l’immagine e la storia che racconta».

Tuttavia rimane il fatto che per l’arte antica l’ammontare delle vendite è fortemente limitato dai prezzi delle opere, attualmente di molto inferiori a quelle dell’arte contemporanea. Nel 2021, ad esempio, gli Old Masters europei hanno rappresentato solo il 4% delle vendite, contro il 45% del contemporaneo, e non perchè si siano scambiati meno pezzi.

Del resto il mercato del contemporaneo sembra più legato alla volontà di guadagno, alla scommessa che le quotazioni degli artisti scelti continuino ad aumentare, anche se queste sono già di ordini di grandezza superiori a quelli degli antichi maestri, che sono già passati al vaglio della storia.

Per noi appagante invece notare come per la prima volta, a nostra memoria, una riflettografia è stata esposta in primo piano insieme al dipinto, e in scala 1:1. Si tratta del Cristo di Resurrezione, di Gracia Fernandes (1514-1565) e Crustivai de Figueiredo (1490-1555), dove l’indagine a raggi infrarossi, mostra un disegno preparatorio e numerosi pentimenti. Un attestato di originalità dell’opera.

Del resto le prove scientifiche di autenticità sono riconosciute sempre più necessarie per avere la certezza di una corretta attribuzione.

Anna Pelagotti
Anna Pelagotti