Per il mestiere che svolgo, ho questa deformazione professionale di andare ad osservare da vicino le opere per carpirne la materia, e solo in seguit,o e a volte non sempre, allontanarmi per godere di quanto rappresentato.
Figuriamoci in una rassegna densa di manufatti dei materiali più vari, molteplici e compositi come nella BIAF! Da anni, adotto un escamotage che è quello di farmi accompagnare nella visita da amici che di norma si occupano di tutt’altro, di certo non estranei a mostre d’arte ma inconsapevoli dell’esistenza di mostre-mercato e così ottengo stimoli a vedere “altro dal solito”.
Questa volta, nella prima domenica, mi sono fatta accompagnare da Alessia, 9 anni, mia nipote, adeguatamente informata prima di entrare che dentro lo storico Palazzo Corsini così allestito non si può correre, non si deve gesticolare senza cognizione dello spazio a disposizione ma si può guardare da vicino e godere delle bellezze e delle curiosità da scoprire in ogni stand.
È stata la visita più divertente che potessi desiderare! Ha osservato tutto con la curiosità innocente che contraddistingue i bimbi, ha parlato con vari galleristi che si sono ben prestati a spiegazioni e racconti, colpita sia dalle rappresentazioni di animali come lo studio di un pipistrello sia da opere in pietre dure o a mosaico. Ma soprattutto ha interagito tantissimo con lo specchio concavo di Anish Kapoor e come meglio non si poteva con il quadro specchiante di Pistoletto andando a sbirciare cosa guarda la signora riprodotta!