Alcune pensieri in libertà sull’ultima edizione della Biennale Internazionale d’Arte (BIAF) a Firenze, Italia.
Spoiler: è stata fantastica!
LOCATION
Palazzo Corsini: meraviglioso! L’allestimento ha giustamente dialogato con la storia del luogo. Ammirare Firenze dalla prospettiva esclusiva della sua terrazza: indimenticabile!
Un posto al centro della città. Raggiungibile da chiunque voglia dedicare del tempo a qualcosa di unico.
ACCOGLIENZA
Le fiere di questo genere hanno normalmente un costo di ingresso molto alto. La particolarità della BIAF è quella di offrire a tutti la possibilità di poter essere visitata. Certo è un evento per il business ma si apre al fiorentino e al turista come ai collezionisti e agli esperti: ottimo!
CULTURA
La fiera è accompagnata da un vasto programma di eventi e conferenze. Ma anche gli incontri nei corridoi e in terrazza non sono altro che uno scambio vivace di cultura, di culture. Negli stand il dialogo, sovente, di antico e contemporaneo. C’è un crescente interesse per il periodo di passaggio tra l’800 e i primi decenni del 900.
STAND
Visitati tutti! Ognuno con una forte personalità. Qui entra in campo la nostra prospettiva professionale. Leggiamo attentamente i cartellini. Siamo state colpite da chi ha accompagnato le proprie didascalie con un QRcode che riportia ad una scheda digitale con foto di alta risoluzione. Abbiamo apprezzato lì dove era indicato che era disponibile il Condition Report.
Ci soffermiamo dove si è riusciti a presentare sia l’opera che il disegno di riferimento (Galleria Gallo Fine Art, Sant’Elena ritrova la vera Corce, Matita rossa con gessetto bianco e olio su tela)
Ci colpiscono due dipinti molto simili, dati stesso artista ma esposti in due stand diversi (Michele Desubleo
Sogno di Giacobbe, Olio su tela, cm 154 x 210,5, Cantore Galleria Antiquaria
e
Michele Desubleo, Il sogno di Giacobbe, Olio su tela, cm 128 x 158, Fondoantico)
Tra gli stand due librerie specializzate in libri d’arte e in aggiunta un angolo dedicato alla Fondazione Zeri.
Ed infine, l’orgoglio di vedere tante opere da noi analizzate, essere presenti. Quali? Non ve lo possiamo svelare.