Giu 20, 2023

Napoli e Madrid inviano nel mondo alcune tra le loro opere più prestigiose e i motivi di tali partenze sono vari.

Alle porte con la bella stagione chi non vuol fare un bel viaggio? Anche ai dipinti è concessa questa possibilità!

I capolavori di Capodimonte al Louvre (Napoli a Parigi: il Louvre invita il Museo di Capodimonte , Parigi, Louvre, 7 giugno 2023-8 gennaio 2024) rappresentano una prima volta per il museo francese che mai ha dedicato una mostra ad un suo pari.

La comunanza tra queste due città e questi due musei si ritrova nella loro storia e nella diplomazia culturale. Napoli e Parigi hanno parte dell loro passato fittamente intrecciata ed in entrambi i casi le collezioni provenienti dalle famiglie reali sono conservate nei rispettivi palazzi reali poi resi musei.

Prima di urlare allo scandalo per un cosi poderoso numero di dipinti ritirati dal percorso espositivo permanente bisogna dire che la reggia di Capodimonte è in fase di restauro per cui queste opere sarebbero state rimosse comunque dal percorso museale. Tra le opere inviate, 33 sono i dipinti per cui è stato prevista una campagna di restauro, per alcune di questi verranno acquistate nuove cornici. I costi sono sostenuti non solo dallo Stato ma anche da mecenati privati.

Nei mesi in cui le opere soggiorneranno in terra parigina, il programma culturale omaggerà il connubio Napoli-Parigi anche in altri campi dell’arte quali teatro e cinema.

Anche il museo spagnolo Thyssen Bornemisza fa viaggiare molti dei suoi capolavori per la mostra The Greats of Six Centuries: Masterpieces from the Museo Nacional Thyssen-Bornemisza 22 giugno 2023- 11 dicembre 2023, e li invia be più lontano. Approderanno infatti in oriente, a Shangai. Anche in questo caso è una “prima volta”.

Questo evento vuole omaggiare i 50 anni di rapporti diplomatici tra i due paesi. Le opere approderanno tutte nel nuovo Museum of Art Pudong  aperto durante la pandemia. Quindi una mostra che si carica di un ulteriore valore simbolico.

Ed allora a questo punto ci sarebbe da discutere… ma questi viaggi “fanno male” alle opere? Sono necessari?

Bhe, i prestiti per le mostre ci sono sempre stati. Così facendo molti hanno potuto apprezzare opere che normalmente risiedono in luoghi lontani e spesso non raggiungibili, anche solo per un mero fattore economico, visitando nella propria città l’arte altrui.

Sicuramente c’è da chiedersi quali sono le misure di sicurezza prese per poter monitorare lo stato conservativo dell’opera, e valutarlo soprattutto al momento del rientro con analisi scientifiche mirate.

Questi due “viaggi organizzati” evidenziano come le analisi scientifiche sui beni culturali possano essere fondamentale nella vita conservativa di un’opera d’arte. Acquisire dati prima e dopo, quindi analizzare le opere con la stessa strumentazione e gli stessi parametri scientifici dovrebbe essere parte di un protocollo obbligatorio durante i prestiti. In questo modo il viaggio di un’opera potrebbe non essere bersaglio di polemiche e… forse latore di una dose di egoismo che vorrebbe le opere inamovibili. Art-Test offre a questo proposito il passaporto per le opere d’arte.

La cultura e l’arte in prima istanza sono da sempre frutto della possibilià di viaggiare, di scambi, di condivisione, di confronti. Questo privilegio può venire esteso anche a chi osservando nella stessa sala due opere mai poste l’una accanto all’altra, magari dello stesso autore o di un suo contemporaneo, può così ad esempio comprenderne il legame. Si può così concedere a tutti di “viaggiare” con la propria mente e trovare nella storia un momento comune e rendersi conto di essere parte di quella storia.

Emanuela Massa
Emanuela Massa