50 sfumature di rosa
Fu Manet ad invitare con una lettera Eva Gonzalès, che già dipingeva, a recarsi nel suo studio per farsi fare un ritratto, lei aveva 22 anni. Eva, con il beneplacito della famiglia, alla fine acconsentì. Ma Manet impiegò diversi mesi a completare l’opera. Il volto di lei soprattutto.
Il dipinto è ora il soggetto di una mostra alla National Gallery di Londra, dove viene esposto insieme alle analisi tecniche, radiografia e riflettografia, che confermano come sia stato rimaneggiato ben circa 40 volte!
Un’artista contemporanea, Berthe Morisot, scriveva in una lettera alla sorella che Manet: “ha ricominciato il ritratto per la venticinquesima volta. Eva posa ogni giorno e ogni sera Manet cancella la parte della testa lavandola col sapone nero”. E ora le analisi lo provano!
Nell’opera, Eva indossa un abito bianco formale, alquanto poco pratico per dipingere, e ritrae dei fiori. Curiosamente il dipinto è già incorniciato, il che è, ovviamente, poco realistico.
In effetti, il dipinto rappresenta, come molti hanno notato, lo stereotipo di un’artista donna dilettante, che oltretutto lavora in una sofisticata stanza borghese, sopra un tappeto super costoso, mentre appoggia mollemente i piedi su un poggiapiedi e distrattamente pennella.
Non esattamente la realtà di Eva Gonzalès che divenne allieva di Manet e continuò veramente a dipingere e produrre opere d’arte di ottimo livello, fino alla sua morte, avvenuta appena 5 giorni dopo quella di Manet, a causa di complicazioni durante il parto, quando aveva solo 34 anni.
Purtroppo, però, anche se ha prodotto capolavori, ammirati dai suoi contemporanei, vedi ad esempio il dipinto qua sopra, l’identità di Gonzalès è stata generalmente oscurate da questo ritratto, stentato, che le ha fatto Manet.
Ci chiediamo quale sarebbe il risultato delle analisi tecniche su una sua sua opera. Dubitiamo che abbia mai impiegato tanto tempo per portare a compimento un ritratto. In ogni caso, vale la pena di tenere d’occhio le sue opere. Le pittrici sono, finalmente, richieste anche se probabilmente è lontano il tempo in cui metteranno in secondo piano i loro colleghi uomini.